Diciamo che a me devono ancora accettare la scheda... E magari se riuscissi a farmi le Tecniche Personali prima di iniziare potrei anche fare qualcosa...
Le ho già preparate le Tecniche eh, devo solo proporle e farmele accettare!
se c'è ancora un posticino vorrei provare anche io per avere un pò di stimoli visto che non ruolo da un casino... cmq metto in anticipo tutte le info se non c'è posto fa niente...
Missione scelta:Mass Battle Master; Get outta my way!
CITAZIONE
Nome Utente: god of war Nome pg:Zed Grado:Jonin Energia:Viola Villaggio:Kiri
Ok, siamo in tantini, di certo altri è bene non si aggiungano; credo che dovrò scremare il numero secondo criteri di livello e data di richiesta di partecipazione.
Se m'è concesso, proporrei di non "scremare" per Livello inteso come Energia ma come Esperienza\Abilità del Player, anche se ciò - lo capisco - significherebbe un po' smerdare lo scenario apocalittico dove solo i più fregni riescono a sopravvivere.
Ho ridotto i partecipanti come segue; a fianco le motivazioni.
Rikimaru Una delle poche persone che mi faccian pensare "mi piace come ruola e scrive". Sasshi Il più originale in tutto il Gdr, direi, ed in quanto a "ruolaggio" più volte penso sia addirittura sin troppo sportivo. P.S: Mi dice di citar anche la sua bellezza. Shin Il maniaco omicida più simpatico :3 Grande abilità ed esperienza, benché ora credo sia un po' arrugginito. Funky Come potevo escluderlo? C' è in ogni mio topic di discrete dimensione da ormai parecchio. Lolli Ruolatore interessante e attivo, di discreta esperienza. Archer Discretamente esperto, ha superato da poco l' esame Chuunin ed è giusto continui a mettersi alla prova. Nihil ++Gli archivi al riguardo son stati cancellati++ Dragonbest Nonostante certi suoi errori all' esame ha dimostrato d' aver una gran voglia di ruolare, lì e altrove; non potevo escluderlo.
Se ho capito bene il regolamento, mi pare ci sia una incongruenza fra il regolamento "Overwhelming!" e "Get anywhere but here!"
Nel primo caso dici che nel caso si incontri un nemico con fattore 2 bisogna scappare, nel secondo caso dici che bisogna scappare ad un fattore rilevanza di 1 e mezzo.
Non vi è alcun errore, basta leggere la nota numero uno - clicca sulla casella accanto alla dicitura "Regole Speciali Generiche" o vai in fondo al messaggio.
So benissimo di essere in ritardo ma, potrei accompagnare il caro e vecchio Cook-San nella sua missione? .
Edit in risposta: Purtroppo no, non sarebbe giusto nei confronti di altri che ho escluso e che avevan fatto richiesta ben prima. Potremmo riparlarne casomai qualcuno decidesse di non partecipare più.
Edit: Ok Vaal, non preoccuparti, era solo per fare 'compagnia' a Itamae, che deve scappare da solo contro un Jounin, un Genin e non so chi altro .
Il suono dei miei passi urtava le pareti della stanza, riverberandosi in ogni dove, generando un continuo e fastidioso rumore di sottofondo per il mio già tribolato cervello. Eppure non potevo evitarlo, non riuscivo a fermarmi; camminavo avanti e indietro sin dal primo mattino ormai, sin da quel messaggio tanto atteso... finalmente era arrivato, ce l'aveva fatta! Le lancette del tempo scorrevano come al solito impietose, l'ultima data utile si appressava sempre più. L'attesa che mi separava dal magico momento accuratamente pianificato era angosciosa e lunga: un giorno intero, come resistere tanto? Infine i miei passi si arrestarono, mi voltai verso la finestra e guardai lontano, nella direzione da cui sarebbe venuta il dì seguente.
Ce l'ho fatta: la missione è compiuta. Come pensavi non è stato facile, anzi... ma non importa più ormai, finalmente l'obiettivo tanto agognato è in mano nostra. Tra qualche ora dovrei sostare alla base di appoggio locale, per poi ripartire - non son previste altre soste sino all'arrivo, che dovrebbe avvenire domani.
Missiva cifrata al Daimyo - ne vien qui riportata la trascrizione. [Giorno -8]
Ho bisogno di parlarti, ora più che mai. Grandi cose son in movimento e il villaggio potrebbe non esser più sicuro nemmen per te... E poi se non parlo subito con una persona fidata sento che potrei scoppiare... spero di incontrarti nel luogo prefissato, ma potrò attenderti solo pochi minuti; ti prego, vedi di esserci.
Lettera sospetta sequestrata prima dell'invio, poche ore dopo l'omicidio.
I duri giorni di marcia son ormai alle spalle e la sicurezza aumenta ad ogni metro in più percorso in direzione Konoha: stringo forte la mano destra intorno all'asta del preziosissimo oggetto che porto e sorrido; ce l'ho fatta, sono riuscita nell'impresa per la quale Ryou tanto fremeva - e freme sicuramente tuttora. Un drappo bianco avvolge in un alone di sacralità l'importanza del dono che mi accingo a fargli e tutto sembra ormai volger al meglio. Eppure un'inquietudine inspiegabile pone una seria e cupa ipoteca sul futuro, da giorni non riesco a scinder questa orribile sensazione dalla felicità che pensavo avrei provato al termine di questa impresa... dirò di più, è come se in effetti quest'ultima fosse infinitesima di fronte all'angoscia, o, ancora peggio, come se non fosse affatto. Ma le mura del villaggio della Foglia si stagliano finalmente all'orizzonte e ogni tristo pensiero viene fugato per qualche istante: lascio da parte le preoccupazioni e mi concentro solo sulla gioia con cui sarò premiata; oggi è il gran giorno.
Mi passai la mano destra sulla fronte sudata e poi fra i capelli: ero sull'orlo della disperazione, un oscuro baratro di preoccupazioni si distendeva innanzi ai miei piedi, eppure sentivo forte l'impulso di compier quell'ultimo passo e di piombare finalmente in quell'abisso. Ma niente era così semplice per me di quei tempi, tutto appariva complicato e denso, ricolmo di pericoli e imprevisti d'ogni sorta. Appoggiai il capo sul palmo aperto della mano, roteando al contempo la penna con le dita, in cerca di ispirazione; davanti a me, su un foglio un tempo bianco, un intrico di linee d'inchiostro si dipanava in ogni direzione, perdendo ed acquistando di senso secondo il punto di vista da cui l'osservavo. Ancora una volta allungai l'arto più avvezzo alla scrittura, benché ormai da giorni li usassi entrambi per quello stesso fine, mi accinsi a marchiare con l'ennesimo frego l'ultimo insuccesso ed insoddisfazione. La punta metallica scorse leggiadra sulla superficie cartacea, con un ampio gesto del polso, ma il nero liquido portatore di parola non si fece vedere. Gettai la penna: era la quinta in quella giornata.
Un rimbombare di passi si espande per le ampie sale del palazzo governativo della Foglia e al suo passaggio tutto tace: l'incessante via vai di funzionari, guardie e messaggeri si arresta, il chiacchericcio diffuso si interrompe e si perde in un silenzio subito rotto. Nei loro occhi vedo ciò che alcuni direbbero esser il riflesso della mia vanità più superba, ma ciò che provo è diverso... non è il vacuo sentire di chi sia appagato di sé stesso, dell'invidia suscitata o di similari altre mondanità, no, è altro: è finalmente il percepire negli antri più profondi del cuore e dell'animo di non esser soli e reietti, il riconciliarsi con l'intera società umana. Questa sospensione creata al mio passaggio non alimenta semplicemente il mio ego, di quello poco mi importerebbe, ciò che veramente mi tocca è il fatto di non esser per una volta vista come altro, di esser libera, di potermi permettere di vagare dove io voglia... è l'annullamento e il superamento di un'incolmabile distanza, l'appartenere nuovamente ad un gruppo. Ma con l'avvicinarmi alla mia meta divengo assorta nei miei pensieri e non bado minimamente a ciò che mi circonda, pongo i miei passi gli uni davanti agli altri meccanicamente, mi muovo in modo automatico, come se a guidarmi fosse un'invisibile ed infallibile forza.
Giungo davanti alla porta, la apro con trepidazione e faccio il mio ingresso nella stanza, attendendo gioiosamente il plauso dell'uomo che si trova al suo interno. Ma l'accoglienza reale è più fredda di quella ideale immaginata e fantasticata così tante volte nel corso del viaggio e della missione stessa... benché scatti in piedi teso come una corda di violino percepisco che tutta la sua attenzione, tutte le sue aspettative risiedono nell'oggetto che porto, non in me. Un poco rimango stizzita per quel suo modo di fare, ma posso forse biasimarlo? Certo l'ottenimento di quanto ora ho in pugno vale tanta preoccupazione e le aspettative che mostra... però... Basta pensare, è l'ora d'agire: che inizi col piede sbagliato o con quello più giusto possibile questo è pur sempre il gran giorno, tutta una vita si schiude davanti a noi per rimediare a qualunque errore possiamo aver fatto. «Finalmente di ritorno, Takeda! Attendevo con ansia il tuo rientro» «Ben lo immagino...»dico quasi mordendomi il labbro, con aria di evidente disappunto e malcontento, tanto che lui si affretta a cercar un modo per rimediare«Come mai questo rosso così vivo oggi?» Idiota: se crede di potersela cavare con così poco, be', si sbaglia. Gli rispondo con voce atona, perché lo capisca«È colpa del sangue, ormai ha attecchito e non vuol saperne d'andarsene»l'allusione è di quella che solo noi due possiamo cogliere: gli rimembro ad un tempo il duro lavoro eseguito e i tanti incarichi portati a termine per lui, le numerose vite stroncate per suo desiderio e progetto«Non ho ancor avuto modo di ristorarmi condecentemente, sai, ma contavo di farlo a breve... subito dopo questo nostro incontro» Accenno un sorriso: pur ricordandogli l'implacabile marcia cui mi son sottoposta per la sua fretta tocco di sfuggita il tema della mia, anzi della nostra ricompensa. Un attimo di silenzio segue le mie parole, lui sembra capire e un angolo della sua bocca risponde col suo al mio sorriso. Ma qualcosa mi inquieta... non so... c'è come un che di strano in quel nostro dialogo così stranamente freddo. Sollevo dritto il braccio con cui reggo l'oggetto, avvolto in un candido velo... non faccio in tempo a porgerglielo del tutto che lui fa come un salto all'indietro, arretrando come colto dal più disgustoso ribrezzo. Qualcosa si muove allora nella mia testa, benché non sappia dir cosa e la mia conclusione sia incerta«Dunque è vero...» Mi guarda in modo strano, tronco la frase e i pensieri, percepisco che deve averlo in qualche modo turbato. Con disinvoltura passo oltre, per salvar il possibile - ben poco, visto l'andazzo... Allontano da lui il motivo di tanta reazione e avvicino al suo posto l'altra mano, distesa, aperta e vuota - se Dio vuole ancora per poco! Sorrido di cuore e i miei occhi esprimono tutta la gioia che provo. Una letizia delusa però, ben presto per giunta. Mi guarda come a dire che vuole costei? e rimane muto e immoto, con la bocca semiaperta. Niente più trattiene la mia dal proferire con la freddezza delle parole il mio rammarico: il volto cangia espressione, che si fa dura e tutta intenta ad esprimer rimprovero«La promessa, Nara-San.» Ancora nulla, non si smuove, che rabbia! «...» Stringo forte la mano attorno all'oggetto per cui ho tanto penato e che avrebbe dovuto significare l'avvento di un momento per noi così importante. Forse mi sbagliavo, penso. Forse l'unica a tenere a tutto quel che era stato detto sono io. Infine ricorda - alla buon'ora! -, come colto da un'intuizione fulminea. «Ma certo, Takeda!»apre un cassetto e vi fruga dentro con fare incerto, per poi trarne fuori l'oggetto del mio desiderio, il simbolo dei sogni che avevo nutrito per tutto il viaggio«Ecco qua» Sorride - Dio, quanto è falso! Pone nella mia mano la chiave, nuova e lucente, ma non basta a farmi recuperare il buon umore e l'entusiasmo di prima. Ci salutiamo freddamente e esco più che stizzita - sono furente! Quasi neanche mi accorgo della presenza di quella poveretta della sua allieva e la consueta pietà per lei non mi tocca nemmen da lontano, oggi è decisamente un pessimo giorno - e questo un pessimo modo per iniziare le cose.
D'ora innanzi questo è il topic di OT e per i Regolamenti. Dovreste inviare quando possibile nell'altro la prima parte del vostro post, elaborata sulla base di quanto sinora sapete. Secondo ciò che scriverete io darò a tutti le informazioni che servono circa quanto accade.
Vi esorterei a postare il prima possibile. Per chi proprio non avesse più intenzione di partecipare - siccome non si fa sentire da un pezzo -, esiste sempre l'opzione di ritirarsi. Qualora ciò dovesse succedere, si potrebbe pure procedere all'inserimento fra i partecipanti di utenti in precedenza scremati.