| Avevamo vinto? Nah, Avevo vinto.
Se non ci fossi stato io, probabilmente, gli altri due a quest'ora sarebbero già polvere. Tornai alla mia ciecità.
Sì, dovevamo andarcene. Dovevamo portare il corpo, del quale poi si sarebbero occupati gli oinin, dal mizukage.
Avevamo ammazzato un jonin, e lo avevamo fatto senza l'aiuto di nessuno.
Non mi sentivo scosso, ero molto più freddo di quanto gli altri pensassero, molto più freddo anche di quanto io stesso pensavo.
Non provavo rancore per quel corpo morto, non provavo rabbia o eccitazione. Ero calmo, tutto s'era svolto come bisognava e nessuno s'era fatto male.
Cosa volevo di più?
Intanto, nel mentre che tornavamo a kiri, pensavo al "quando" sarei diventato jonin. Cosa avrei fatto, se avrei tradito il villaggio. Mi chiedevo soprattutto in che modo la mia innata si sarebbe evoluta.
Sarei realmente riuscito a far suicidare le mie vittime, come dicevano gli scritti del clan? Chiunque m'avrebbe visto negli occhi sarebbe rimasto pietrificato, prima di morire per mano propria.
Nessuno avrebbe potuto mai guardarmi negli occhi. Ero folle, sapevo d'essere folle, e probabilmente per questo avevo un gran vantaggio rispetto ai miei nemici.
Sapevo, al contrario di loro, d'esser capace di tutto per conseguire uno scopo.
Non parlai mai per tutto il tragitto, non avevo voglia di familiarizzare con gli altri. Volevo la mia ricompensa.
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