I 4 ragazzi aveva percorso molta strada,per cui decisero di fermarsi per una breve sosta,ultilizzata dal jonin di Kiri per presntarsi,finalmente...
CITAZIONE
Bene ragazzi io sono Zed e sono un jonin del villaggio della nebbia, e ovviamente, sono stato assegnato a voi tre per questa missione; spero che vi siate riposati per ora ci aspetta una lungha camminata sull'acqua che sarà abbastanza faticosa, anche se potremmo mangiare qualcosa una volta arrivati sull'isola prima della vera missione.... ora partiamo con la stessa formazione muoviamoci.
Itaka ascoltò attentamente la presentazione del suo caposquadra,tuttvai non sembrava molto sorpreso di non conoscerlo,infatti oltre a Zed,l'unico jonin che aveva incontrato della nebbia,fu Reyl,un ottimo ninja il quale voleva impedire a tutti i costi ad un kiriano di fuggire dal villaggio.
Zed,Zed,Zed,no,non mi dice proprio niente,meglio cosi,avrà l'opportunita di stupirmi,in fondo in un modo o nell'altro riuscirò a far diventare questa missione appassionante.
Si trovavano ancora dinanzi alla distesa d'acqua,quando una vacchia signora,seduta su una sedia a dondolo,attirò la loro attenzione,sembrava piuttosto sola,e si sa che,il maggior divertimento per i vecchi è spettegolare o raccontare storie impossibile;infatti la vecchia signora dopo aver avuto la giusta risposta da Musa,cominciò a farneticare di qualcosa
CITAZIONE
Quando prendi il mar…ricordati di non andar…in quell’isola laggiù…dove perirai tu…i tuoi compagni lascia star…loro non ti potranno aiutar…la vere paura è laggiù…si nasconde nel mare blu…
Itaka la guardava con aria incredula,non poteva credere realmente a quella canzoncina,inoltre per quanto rispettasse i vecchi,riteneva molti di loro dei buffoni,che pretendono onore per l'età che possiedono,pur non ricambiandolo a le persone ingiustamente più giovani;cosi col tempo aveva imparato solo a fidarsi delle persone che selezionava lui stesso.Quindi evitando di farsi sentire dalla vecchia signora,sussurò anche lui qualcosa...
Se il sangue tu vedrai,non illuderti,per te sono guai,se una goccia ti tocca,ben presto potresti essere morta,tuttavia mia signora,lei non è stuipida ma sola,non mi odi mia signora,ma al di là del mare,c'è un destino che già mi sfiora.Dopodichè alzò la voce,in modo da farsi sentire anchè da quest'ultima...
vede signora,se lei mi dicce che la paura è laggiù,non posso fare altro che scoprire cosa c'è al di là del mare,addioLa signora gli rispose con un simpatico sorriso,in fondo non era tanto male.Non c'era tempo da perdere,come comandato da Zed,concentrarono il chakra nei piedi,e con passo svelto,raggiunsero l'estremita della tanto discussa isola dopo appena un'ora.Erano evidentemente stanchi,cosi decisero di sostare ulteriormente ad una locanda in quelle vicinanze,ove ci tornarono anche per cena.Il villaggio dell'acqua era davvero accogliente,ed anche molto interessante e bello da vedere,sicuramente agli occhi di un ninja di Kiri,il quale è abituato a vivere nella nebbia e nella noia più assoluta,quel villaggio era un paradiso.Durante il pranzo si scambiarono varie notizie su di loro,pur non sbilanciandosi.Seduti a tavola,Itaka rivolse delle domande a ciascuno di loro.
Dimmi,se vuoi Zed,quale il tuo cognome,e qual'è la tua storia,in fondo tu ci hai riferito il tuo nome,ma non è quest'ultimo che fa il ninja bensi il contrario.Le sue parole rieccheggiarono nella desolata locanda,la quale era caratterizzata,da un impressioante luce emessa dal fuoco,acceso anche in mattinata,e poi da una sola porta,evidentemente di metallo,dietro alla quale doveva esserci la cucina,o forse...
poi si rivolse ad Aidro:
Hey Aidro,quando dobbiamo parlare ci ritroviamo sempre in una locanda eh?Hai cambiato idea dall'ultima nostra chiacchierata?mangiarono dell'ottimo ramen,con del buon Sakè,non paragonabile tuttavia a quello di Kiri.Inoltre dopo il pranzo gli fu offerto una befanda,che sembrava chiamarsi caffè,un cereale che cresce in varie zone,tra cui anche il suo stesso continente,benchè Itaka non sapesse che con il caffè si facesse una bevanda,decise ugualmente di assaggiarlo.Sul menù era indicato come caffè napoletano.
Infine guardò la bella Musa...ma in effetti con lei era diverso...avrebbe voluto chiedergli molte cose,ma le risposte spesso si risultano indesiderate,quindi...
Musa tu sei il dolce,il dolce non si mangia contemporaneamente al pranzonapoletano?Chissà cosa significa...bah,riferendosi al succo marroncino
Dopo aver bevuto la nuava bevanda preferita di Itaka,il team si diresse in una strada,con attorno,molte cose e palme,di un verde molto colorato.La visione era stupefacente,ad Itaka non sarebbe dispiaciuto andare a vivere in quel villaggio un giorno.Si fermarono nel pomerggio,dapprima ad osservare da turisti lo spazio,notando come l'acqua,con piacere per Aidro,era un elemento presente praticamente ovunque.Finito il giro,si intrattennerò con un semplice allenamento per non perdere l'abitudine di combattere;durante l'allenamento Itaka,scherzò un poco con i suoi compagni...
Hey ragazzi,certo che è davvero allettante dover catturare un coccodrillo come prima missione,dobbiamo impegnarci,potrebbe mangiarci tutti,in un solo boccone!ahah,beh tuttavia,è Kiri che chiede il nostro aiuto no?Quindi recuperiamo l'animale di questo viziato ed andiamocene.Che poi voglio dire,per essere Daymo bisogna avere delle particolari abilità,beh questa ninja non è in grado nemmeno di recuperare da solo il proprio animale domestico,che poi un coccodrillo DOMESTICO io non lo avevo mai sentito.AaaaahhhhDisse l'ultima affermazione,scaraventando un kunai esattamente in mezzo tra Musa e Aidro.
L'albero che colpi andò a procurarsi una leggera crepa,all'interno dello stesso,modificando un ambiente che forse da troppo tempo non andava trasformato.
Ci pensate se noi fossimo quel kunai,veloci forti,strafottenti,non ci importerebbe di nulla,eppura la nostra insulsa fine,appartenente ad un altrettanta insulsa vit,sarebbe strettamente legata alla morte del nostro avversario.Eppure chissà cosa significherebbe...oppure essere un animale...
sapete,prima,mentre mangiavamo gurdavo fuori dalla finestra,proprio in quel punto dove ora si sta mostrando il tramontoindico con il dito indice la zona da lui vista
c'era un solo uccello,niente più;nessun altro genere di animale,o rumori che lo infastidissero,era là,lontano dai problemi e dal tutto,come se fosse morto,pur vivendo in modo intenso,sentendo l'aria accarezzargli le ali,per poi accompagnarlo in una esenuante impicchiata.Certe volte vorrei essere anche io un volatile.E voi ragazzi...?Se foste animale,che specie vorreste essere,e non vale rispondere a me va bene la mia vita,perchè non è di insoddisfazione che stiamo parlando.Arrivato un certo orario,ritornarono alla locanda per cibarsi della cenail tempo passava in maniera piuttosto noiosa,quindi il solito Mikawa,decise di indagare su cosa ci fosse dientro a quella misteriosa porta.Infatti scopri che la cucina non si trovava oltre questa,bensi nelle vicinanze dei bagni.Con una banale scusa si allontano dai tavoli,disse ai suoi compagn di dove usare i WC,e che subito sarebbe tornato.Si affrettò an andare proprio nel bagno,che venira reso non visibile dai tavoli,a causa di un muro,che copriva,sia,appunto i bagni che le cucine.Una volta entrato nel bagno,il ragazzo uni le mani,ed affianco a lui comparve un altro Itaka,decisamente identico all'originale.Come lo stesso si teppò il naso,a causa dell'insopportabile brutto odore che si respirava in quel posto,corniciato solo da tavolette da bagno e ben 3 lavandini.
Lo so,lo so Itaka2,ti promettò che non verrai mai più creato in un bagno,ma quando poi è indispensabile,o almeno per il mio ego,dai non lamentarti in fondo sei solo una copia.
La fece uscire dapprima,per poi farla dirigere verso la porta di ingresso della locanda e sotto i stupiti occhi dei compagni cominciò a fissare le uniche 2 cameriere che c'erano.Le stesse ad un certo punto furono incuriosite dall'atteggiamento della copia,e si avvicinarono a lui per chiedergli spiegazione.Fu allora che Itaka con un salto felino,si ritrovo davanti alla porta di metallo,la quale purtroppo per lui era chiusa a chiave,ma riusci ugualmente a sentire delle voci che parlavano...
"Sono arrivati,vallo a riferire immediatamente al capo,digli che nel team c'è un certo jonin di nome Zed,è sicuramente il più pericoloso del gruppo."
Le voci svanirono,cosi come la copia di Itaka,il quale pensieroso di ciò che aveva sentito tornò al tavolo senza dire una parola,apparte delle scuse alle cameriere,giustificandosi come un indesiderato incidente.Tuttavia era evidente che qualcosa lo turbava.Arrivarono più tardi a parlare col Daymo,il quale risiedeva in una maestosa villa,che presentava a centro un piccolo ed affascinante laghetto colmo di rospi,che saltellavano.Durante il viaggio,Itaka aveva riferito ai suoi compagni ciò che aveva ascoltato,trovando varie risposte in ognuno di loro...
Ivece arrivati dal Daymo,ascoltarono in silenzio,come giusto che era,le sue parole,le quali indicarono bene,cosa andava fatto,ma Itaka non racconto a quest'ultimo ciò che aveva visto,sarebbe stato il loro caposquadra se avesse voluto,a dirglielo.Uscirono dopo un'ora dalla casa del signore,e cominciarono,approfittando del buoi,la loro missione.Si addantrarono insieme nella foresta...questa era delle più classiche,anch'essa ricca di alberi e vegetazione,con alcuni innoqui animali quà e là.La luna quella sera si riusciva appena ad intravedere,tuttavia anche solo i suoi sprazzi era perfetti e magnifici.
la luna,è bellissima è perfetta,tuttavia nella sua perfezione giace la stessa imperfezione.Per quanto bella ed ispiratrice possa essere,regala sogni ma non può viverli lei stessa;in fondo i sogni la maggior parte delle volte costringono le persone ad avere attegiamenti influenzati dai sentimenti,ed i sentimenti e le emozioni ti portano a fare le cose più insensate e poco perfette che esistono,ma noi persone nel nostro essere perfetti,ridiamo,piangiamo e amiamo,quindi...Dopodichè il pensiero di Itaka fu susseguito dall'avvertimento di Zed che,ancor prima di finire,fu interrotto dagli attacchi indigeni...
CITAZIONE
Ragazzi facciamo estrema attenzione non corriamo pericoli inutili, e sopratutto in un eventuale scontro con la tribù della foresta cerchiamo solo di metterli fuori gioco, senza eliminarli, non voglio che tutta la tribù ci venga contro....
proprio durante al contro,l'espressione sul suo viso,difficilmente visibile,causa il cappuccio e il buoi,cambiò.Ora era attento e pronto...proprio come Itaka pochi secondi dopo,il quale imitò il suo caposquadro e si mise attento ad individuare ogni rumore sospetto.I suoi sospetti si risultarono presto sensati.Con una cerbottana cercarono di colpire o Aidro o Musa,non si capiva esattamente quale fosse l'obiettivo, usando un dardo.Itaka aumentò l'udito del 50%,senti appena in tempo il dardo arrivare per deviarlo con uno shuriken,il quale si andò poi a conficcare in un alto albero.
Presto,dobbiamo combattere...Corse con tutta velocità verso l'albero nel quale si trovava il suo shuriken,rirese lo stesso e lo rimise nel taschino dopodichè concentrando il proprio chakra nei piedi,sali in cima all'albero,zona molto poco visibile dal viso.Là ebbe un chiaro chiarimento della situazione;la foresta era decisamente colma di indigeni,pronti a farli fuori.Itaka decise di restare sull'albero per attaccarli dall'alto.Notò che affianco a lui c'erano oltre alle palme,dei grossi cocchi,i quali sfruttò che colpire i vari indigeni,benchè fosse riuscito a prenderne 3,ad un certo punto capi che era giunto il momento di agire da astuzia.Voeva capire le vere intenzioni degli strani individui.Quindi con un secondo salto andò ad affiancare Zed...aiutandolo nel combattimento.
hey Zed,prendi questp "riferito all'avversario",hey Zed,non mi fido io della storia del coccodrillo,nè del Daymo,nè di tutto il resto.Ho deciso di farmi catturare,voglio vedere la loro reazione,e se mi porteranno in un posto in particolare.Non ti preoccupare per le mie condizioni,in caso mi voglino uccidere,sarò perfettamente in grado di difendermi,in fondo ho notato che il loro livello è abbastanza basso.E poi seguendo questa strada dataci dal Daymo,non abbiamo alcuna indicazione esatta,quindi se mi portassero magari da qualcuno potrei cercare di capire meglio la situazione.Ti ripeto che in caso si limitino ad attaccarmi,mi difenderò e li mettero K.o .Io vadoFece quelli che sembravano esattamente 5 salti,e arrivò a circa 30 m dai suoi compagni.Si avvicinò ad un gruppo di sconosciuti,i quali inizialmente lo attaccarono con un dardo che riusci facilmente a schivare,ma che poi vedendo le condizioni di resa da parte di Itaka,lo presero per il braccio,trattenendolo ben 4 di loro,e poi lo condusserò lontano,scappando in direzione,del centro dell'isola.Intanto,non facendosi notare da nessuno,Itaka si era procurato come al solito,un taglio sul braccio sinistro.Cosi,in caso non avesse potuto muovere gli arti,si sarebbe difeso col sangue...
Se nessuno è mai uscito da quest'isola,ci sarà una ragione...e non credo sia a causa di pochi dardi.CITAZIONE
Chakra:130
Consumi:140-10 (Chakra concentrato nei piedi)
Stato fisico:Ferita leggera al braccio
Stato mentale:Sicuro di sè e curioso
Sangue:100%
*5kunai
*3shuriken
*1 flash
1paio di guanti con lamina d'acciaio(equipaggiati)
*4carta bomba
Tonici
1tonico azzurro
1tonico blu