| Narrato pensato parlato
Un nuovo giorno, un nuovo addestramento e un nuovo luck , ancora le risuonavano nella mente le parole di un ninja di suna E‘ inutile che ti vesti in maniera succinta per eccitare gli avversari e distrarli, nessuno cascherebbe in un trucchetto simile, ti consiglio di vestirti in maniera più decorosa e consola al luogo ove vivi. Ancora ci pensava, dinannsi allo specchio ove aveva schiarito i suoi capelli sino al suo colore originario, un biondo d’orato, sciolti i due codini rivelò una lunga chioma d’orata bellissima che si stagliava sul suo candido viso angelico, di li a poco aveva sentito le voci di un ninja di suna potentissimo. Aveva effettuato alcune ricerche e grazie ad una ragazza amica sua che le aveva fatto un ritratto del suddetto ninja, decise di emulare tale potenza da pettinare i suoi capelli come i suoi, facendo un codino in cima alla testa, si guardava allo specchio, sapeva che così non poteva bastare, aprì l’anta del suo armadio e ne tirò fuori dei vestiti che indossò, un paio di calaze a rete che andavano sino a qualche centimetro sotto il ginocchio, sopra di essa un paio di calzoncini neri aderenti traspiranti che finivano pochi centimetri sopra il ginocchio, una magliettina leggera di colore bianca senza maniche e sopra una senza maniche e scollata che si vedeva la maglietta sotto , abbastanza larga di colore nero sempre traspirante e sopra tutto una specie di mantello nero con le maniche lunghe e larghissime che finivano quattro centimetri dopo le mani , lunga sino ai piedi senza cappuccio che si chiudeva con dei bottoni sempre neri , aperta all’altezza del petto, il tutto finiva sino al altezza della bocca. Si guardò al suo specchio di figura intera, non riusciva a credere che quella bella ragazza era proprio lei, anche prima lo era ma così conciata lo era ancora di più . Tutta felice decise di allenarsi per diventare ancora più forte oltre che bella, stavolta però non andò nel suo posto segreto, ma decise per una nuova zona, il deserto , più precisamente affianco ad un oasi, li sarebbe stato perfetto per le sue tecniche e poi era proprio dietro casa sua. Non ci mise poi tanto a raggiungere l’oasi, ma quello che trovò la deluse pienamente, ci stavano già dei ragazzi, he no dai su, per una volta che provo qualcosa di nuovo mi tocca allenarmi assieme ad altra gente. Ma doveva fare buona faccia a cattivo gioco, così, con un sorriso dolce in viso si diresse verso di loro e gentilmente chiese Non è che potrei allenarmi ? Vi scoccio? Per favorente
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