Alla Ricerca Della Base dell'Akatsuki..., Missione Oto - Livello S; Missione Akatsuki - Livello A

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Funkymonk_86
view post Posted on 4/9/2007, 14:02




.:::Alla Ricerca Della Base dell'Akatsuki:::.
Una missione di livello S

Ore 0:45 Giorno 1

Davanti al cortile della residenza del defunto Kokage Juugo stava aspettando, che Kunonichi, Rika e Myo prendessero tutto il necessario alla pericolosa missione che stavano per intraprendere, si erano tutti diretti in armeria assieme, adesso stavano tornando, li poteva vedere tutti che uscivano da una stanza.

Non aveva lasciato il tempo che le informazioni trapelassero, sapeva che l'Akatsuki aveva orecchie anche ad Oto, visto la velocita' con cui avevano saputo della morte di Orochimaru-sama, si fidava di tutti e tre' i ninja che aveva portato nella missione, quell'organizzazione di ,mukenin non avrebbe ancora potuto sapere la natura del loro obbiettivo.

Intanto uno dei suoi uccellini aveva consegnato un messaggio a Masaki Fuuma,

QUOTE
Onorevole sensei, parto per una missione di livello S, se la mia squadra non tornasse pensa tu al compito di trovare un nuovo Kokage per il villaggio, se volgliamo mantenere la faccia, Oto deve passare in Attacco e incutere terrore nei cinque paesi come una volta.

Ma non ti preoccupare troppo sensei, ora me la so' cavare, ho recuperato i miei pieni poteri, adesso posso riparare lo smacco all'onore di Oto.

Juugo della Bilancia, Daymo di Oto, tuo studente.....

Mentre i suoi sottoposti erano a portata visiva, Juugo concentro' un enorme quantita' di chakra nelle sue mani e si morse un dito in modo da fare uscire un rigolo di sangue e disegno' un sigillo a terra, poi scarico' quell'enorme quantita' di chakra nel sigillo tramite il sangue ed urlo' "Kuchiyose no Jutsu!":

QUOTE
Tecnica del Richiamo - Kuchiyose no Jutsu
Villaggio: Tutti
Posizioni Magiche: 5 Cinghiale, Drago, Gallo, Scimmia, Pecora
Descrizione: Attraverso questa antica arte magica, il ninja è in grado di richiamare una o più creature attraverso un varco spazio temporale. E' necessario che lo shinobi abbia stretto un patto di sangue con la razza, normalmente selezionata tra quelle viventi. Richiamare in battaglia le creature è necessario utilizzare il proprio chakra assieme ad una goccia di sangue.
Tipo: Ninjutsu
(Livello: 3 / Consumo: Variabile)
[Da Chunin in su]

D'impovviso una creatura enorme apparse davanti a Juugo, un aquila gigante era apparsa davanti a loro col rumore di un botto, una nuvola bianca si dissole all'istante rivelando la sagoma della creatura che spiego' le ali occupando quasi tutto il cortile.

QUOTE
imageNome: Kaze Oni la regina delle Aquile

Descrizione:Un Aquila di dimensioni abnormi, 25 metri di apertura alare, può parlare la lingua degli umani, vive da oltre 400 anni, ed è rispettata da tutte le aquile, conoscuita come il demone del vento.
- Può trasportare 4 persone sul suo dorso.
- Con gli artigli può sollevare fino a 1000 kg
- Può trasportare in maniera poco carina due persone negli artigli.
- Può bloccare lame con il suo becco, che è duro come una spada e affilato come essa.

[Consumo Elevatissimo per Evocarla]

Juugo si inchino' alla creatura, "Salve regina....avremmo bisogno del vostro aiuto"

"Caro Juugo, l'aiuto di tutto il mio regno e' con voi, quello che avete fatto per noi non potra' essere mai ripagato...il vostro bersaglio?"

"Un organizzazione di ninja fuggiti dai propri villaggi, il nostro obbiettivo trovarli per discutere, ma probabilmente non rimarranno a parlare senza provare a eliminarci."

"Salite pure, vi daro' tutto il mio appoggio!",

Il Daymo di Oto tiro' fuori un enorme pezzo di bistecca bella magra dalla propia sacca e lo porse a Kaze Oni...
"Questo e' un regalino per te Regina del Vento..."

"Kyiiiiiaaaaaaaaaaa!" Urlo' l'aquila prendendo la bistecca e divorandola in un istante, "Juugo sei gentilissimo, sai che ne vado matta!, grazie!"

Juugo poi si rivolse ai compagni, "Salite dai non dobbiamo perdere tempo dovremmo essere all interno del confine del paese del vento prima dell'alba...se sorge il sole ci possono identificare...un altra cosa, una volta arrivati nel primo villaggio dobbiamo usare la Henge no Jutsu!"

L'aquila porse la cosa dalle enormi piume a mo' di rampa per salire, ed attese guardandoli, Juugo fu' il primo a salire sulla schiena dell'animale e si sedette con le gambe incrociate.
 
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Belanner
view post Posted on 4/9/2007, 19:47




Il chunnin raggiunse il suo superiore, e vide Juugo evocare una maestosa aquila gigante, sulla quale sarebbero dovuti tutti salire...
Kuno e Nonichi non si fidavano molto dell evocazioni altrui - erano gia' troppo bene abiutati alle cavalcate sui serpenti da loro evocati - ma sali' rapidamente sull'aquila con molta cautela, dopo aver fatto un rispettoso cenno del viso verso il grande animale.
Juugo, hai ragione, il tempo e' nostro nemico - asseri' Kuno - meglio sbrigarsi!!
Gia' gia' - gli fece eco Nonichi. Tremeranno di fronte a noi!!! Ridacchio' alzando le braccia al cielo.

Edited by Belanner - 5/9/2007, 20:55
 
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Hitsugaya Toushiro
view post Posted on 6/9/2007, 13:00




Myo seguì Kunonichi e si ritrovò nel cortile dove vide Juugo evocare un aquila enorme. Myo era stupefatto: non aveva mai visto nulla di simile. Rimase a fissare a bocca aperta quella creatura finchè Kunonichi le saltò sulla schiena. Si avviò senza distogliere lo sguardo da quell'essere magnifico. L'aquila si girò verso di lui e Myo fece un goffo inchino seguito da un gesto svolazzante con la mano. Con un salto si portò accanto a Juugo

"KazeOni? Ha detto così? Kaze Oni?"

Si chiese

Demone del Vento... mi piacerebbe imparare questa tecnica, anche se prima dovrò diventare chuunin. Eh eh. Appena quelle mezze calzette dell'Akatsuki vedranno QUESTO se la faranno addosso. Eh eh eh.

Poi si accigliò

"Non va bene. Qualdo li infilzo poi mi fa schifo riprendere in mano il kunai. Ci penserò dopo. Ma dov'è Rika?"

Juugo-daimyo, io sono pronto

SPOILER (click to view)
Ho parato via il gatto! :shifty:
 
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°Rika-chan°
view post Posted on 6/9/2007, 17:14




Nonostante la tarda ora della notte Rika era riuscita a persuadere il negoziante ad aprirle il portone dell'armeria ove aveva acquistato il necessario per la partenza; tra cui un paio di tonici che le avrebbero permesso di rimanere in forze e riuscire a tenere il passo dei compagni.. Quindi dopo essersi più volte scusata col venditore per averlo svegliato in piena notte si affrettò a raggiungere il luogo dell'appuntamento..

Qui intravide subito la maestosa regina delle aquile con i compagni che l'aspettavano seduti sul dorso di qust'ultima..

*Accidenti è la prima volta che vedo un'evocazione così potente!*

Pensò, continuando a scrutare il gigantesco uccello tra un misto di stupore ed eccitazione..
Dallo sguardo dei ninja però capì che dovevano affrettarsi; quindi dopo un piccolo inchino di rispetto nei confronti di Kaze Oni le salì anch'essa in groppa pronta a finalmente a partire..
 
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Funkymonk_86
view post Posted on 6/9/2007, 18:20




Ore 1:05 Giorno 1

Tutti erano saliti a bordo, da ora in poi iniziava la missione, L'aquila non attese un comando di Juugo, si alzò sulle zampe causando una pressione gravitazionale più elevata ai suoi passeggeri..


"Vi conviene tenervi forte saldi alle radici della piume, gli atterraggi e i decolli sono un pò bruschi!" Le piume ognuna lunga circa un metro e larga cinquanta centimetri avevano degli steli del diametro di otto centimetri rigidamente ancorati alla carne, avrebbero facilmente trattenuto un uomo che ci si aggrappasse.

Kaze Oni allargò le ali sopra l'altezza della residenza del defunto Kokage, e con una potenza mostruosa le contrasse alzando in volo la bestia pesante svariate tonnellate.

In pochissimi colpi d'ala erano già a cinquanta metri d'altezza, stavano volando su Oto, che si vedeva solo poco alla luce della luna piena che presto sarebbe tramontata lasciando solo la luce di stelle.

Sotto pochissime luci erano accese, non emanava tanta luce Oto a quest'ora, non doveva essere un faro per i nemici, ma la luce della luna piena illuminava tutto dandogli un atmosfera surreale riflettendosi sui tetti la sua luce bluastra.

Si stavano dirigendo a Sud Sud-Est lo si poteva dire perchè avevano la luna che calava a ore 2, in un minuto avevano già superato l'altezza delle colline che racchiudevano in una valle boscosa il villaggio di Oto, il vento batteva forte sulle loro faccie mentre l'aquila saliva...era una notte limpidissima...

In una decina di minuti Oto non si vedeva più, nascosta dalle colline, ma il panorama era fantastico un fiume si stagliava , Kaze Oni era già ad un altezza di 1800 metri, faceva freschino, Juugo si risistemò l'impermeabile, in modo che non entrasse vento...poi gli venne in mente che aveva portato un thermos di Caffè.


"Nessuno desidera?" intanto si porse una tazza del infuso caldo e se la bevve, sentendo il liquido caldo che gli scendeva nell esofago e poi nello stomaco riscaldando il corpo infreddolito dall'interno...

Porgendo il caffè a tutti attese che tutti bevessero per richiudere il thermos e riporlo in un leggero zaino.

"Bene se qualcuno desidera dormicchiare qualche ora per un bel pò non ci dovrebbero essere problemi, io rimarrò sveglio di guardia per questa notte, Rika vuoi fare tu la guardia a me visto che l'altra volta sei stata tu a darmi le pillole?"

Juugo sorrise alla ragazza poi si alzò in piedi e diede una carezza al collo di Kaze Oni, che rispose con un mormorio compiaciuto.

Poi mise le mani a modi ali e si mise a sentire il fresco vento che gli faceva sventolare l'impermeabile nero e i capelli albini.


"Rika non lo trovi magnifico? Avevi mai volato?" Juugo le porse la mano, per incoraggiarla, in effetti se uno fosse caduto da quell'altezza non si sarebbe ritrovato che in mucchio di brandelli di carne cervello ed ossa sparpagliati sul terreno in un diametro di venti metri almeno, chiunque avrebbe sofferto delle serie vertigini.

Poi Juugo preoccupato cambiò il tono di voce e divenne serio: "Ho sentito che hai fatto molti viaggi nei territori vicini ad Oto, sei arrivata persino ai confini di Konoha, e sei entrata a Suna...hai incontrato persone interessanti nei tuoi vagabondaggi?"

Si poteva notare forse un piccolo tono di gelosia nella voce di Juugo, a parte puro interesse per nuovi bersagli oppure possibili shinobi da strappare agli altri villaggi.


2:30 Giorno 1

Mentre discutevano allegramente, ormai era passata un ora e, le valli di Oto erano lontanissime, ma altro attirava la loro attenzione, la luna piena era scesa molto vicina all'orizzonte tingendosi prima di giallo poi aumentando proggressivamente di componente rossa, fino a raggiungere un rosso sangue spaventosamente suggestivo.

"Guardà là non è incredibile quanto sia rossa? E' un fenomeno strepitoso!"

image

Juugo pensò che fosse uno scenario stupendo...perfetto per presentare un oggetto di un valore affettivo pazzesco, e tramutarlo in un idolo di vittoria.

QUOTE
1 Kaiken appartenete ad Orochimaru
Il Kaiken era un’arma quasi esclusivamente femminile, definita tale per le proprie fatture. Usata quindi preferibilmente dai Ninja donna, ovvero dalle Kunoichi (Ninja Femminile), aveva la stessa funzione dell’Aikuchi. Poteva essere nascosto tra le vesti, era un’affilata lama da taglio.
image

"Rika-chan...in questa notte di Luna Rossa voglio donarti colei l'arma che la riuscirà a bucare, facendone uscire talmente tanto sangue da riempire un mare, questa piccola lama che apparteneva ad Orochimaru-sama, urla!, vuole "bere" del sangue da tanto tempo...Credo se le offriremo una goccia si rosso sangue sotto questa Luna(Aka) Rossa(Tsuki) vorrà prenderne tutto il suo sangue..."

Quindi Juugo tirando fuoi il Kaiken che Orochimaru teneva in cassaforte, lo estrasse dal fodero e si bucò lievemente la punra del dito e ne fece scorrere il sangue sulla lama, poi lo passò a Rika evidentemente indicando che dovesse farlo pure lei.

Poi le porse il fodero dicendo
"Non pulire il sangue dalla lama, la rende più forte. Questa lama e per te"

Pochi istanti dopo la luna calò per lasciare un buio completo dove si poteva ammirare tutto il firmamento, la via lattea lontana scorreva in una miriade di stelle, cosi limpida una notte non se la poteva ricordare, solo l'aquila vedeva il percorso adesso, e li portava volando a destinazione.

Juugo si sdraiò sulla schiena dell'aquila accanto a Rika e le disse,
"Hai mai osservato le profondità del cielo?"

Edited by Funkymonk_86 - 6/9/2007, 21:34
 
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°Rika-chan°
view post Posted on 6/9/2007, 23:16




Il decollo fu decisamente brusco, e con un solo batter d'ali i giovani ninja si trovaro già a circa 50 metri d'altezza.. La velocità dell'uccello era davvero spaventosa; ma non a caso Kaze Oni era considerata la regina delle aquile..
Da lassù Oto sembrava quasi piccola, e più si allontanavano, più essa diventava un piccolo raggruppamento di punti illuminati..

CITAZIONE
Nessuno desidera?

Furono le parole di Juugo a rompere quello strano silenzio che si era creato; il ragazzo infatti offri a tutti del caffè fumante che Rika accettò molto volentieri..
Per quanto la lunga tunica bianca la coprisse, il vento pungente della notte iniziava a farsi sentire e a quell'altitudine sembrava ancora più intenso.. La giovane bevve quindi un lungo sorso del liquido che le rapidamente le scaldò gola e stomaco.
Quasi si sentiva bene in quell'istante, col vento in faccia che le scompigliava i capelli e le raffreddava il naso..

Da li a pochi minuti Juugo parlò di nuovo invitando i compagni a riposarsi per qualche ora; finche sarebbero giunti vicino ad un villaggio.. Allo stesso modo però invitò Rika a rimane di guardia con lui e ciò la riempì di gioia.. La ragazza infatti era pienamente consapevole di essere di grado nettamente inferiore ai compagni; ma nonostante tutto Juugo la teneva in grande considerazione e ciò la lusingò..
Si avvicinò quindi leggermente al ragazzo per poi accovacciarsi e cingersi le esili gambe..

CITAZIONE
Rika non lo trovi magnifico? Avevi mai volato?

A quelle parole Rika, che si stava già guardando attorno, accennò un sorriso..

A dire la verità no; è la prima volta.. Comunque hai ragione da qui la vista è magnifica; perfino il nostro villaggio sembra un piccolo punto luminoso!

Ridacchio infine lanciando un'ultima occhiata alla città che si stava facendo sempre meno visibile..
Anzi se non fosse stata per le abilità sviluppate da quando era diventata genin probabilmente in quel buio non sarebbe stata in grado di avere una visuale così nitida..

CITAZIONE
Ho sentito che hai fatto molti viaggi nei territori vicini ad Oto, sei arrivata persino ai confini di Konoha, e sei entrata a Suna...hai incontrato persone interessanti nei tuoi vagabondaggi?

Questa volta la voce del Daimyo si era fatta più seria; ma la giovane sempre pacatamente rispose:

Ad essere sinceri si..

Gli rivolse uno sguardo..

Specialmente due shinobi del paese delle sabbie.. Uno dei due sembra particolarmente determinato a diventare un'abile combattente; chissà magari riusciamo a trascinarli dalla nostra!!

Rise infine cercando di sdrammatizzare un po'.. Oto purtroppo dopo la perdita del Kokage e l'attacco dei mukenin era rimasta un po' a corto di shinobi; e per quanto si cercasse di accellerare i tempi dell'accademia era chiaro che il villaggio del suono non stesse attraversando uno dei suo massimi periodi di splendore..
Ma allo stesso modo Rika era fermamente convinta che Oto non sarebbe declinata; anche se erano pochi, il villaggio poteva contare guerrieri abili e fedeli e poi Juugo.. Non ne aveva mai fatto parola con nessuno ma era sempre stata convinta che quel ragazzo avesse grandi capacità: non a caso era stato nominato Daimyo, e aveva sempre vissuto al fianco del sommo Orochimaru..
Stava per dire qualcosa quando la voce del ragazzo la interruppe nuovamente;

CITAZIONE
Guardà là non è incredibile quanto sia rossa? E' un fenomeno strepitoso!

La giovane si voltò nella direzione indicatale dal ragazzo e potè assistere ad un suggestivo spettacolo: una luna pienissima e tinta di un rosso mai visto prima..
Ironia della sorte essi si stavano dirigendo proprio al covo dell'Akatsuki; letteralmente
luna rossa..

CITAZIONE
Rika-chan...in questa notte di Luna Rossa voglio donarti colei l'arma che la riuscirà a bucare, facendone uscire talmente tanto sangue da riempire un mare, questa piccola lama che apparteneva ad Orochimaru-sama, urla!, vuole "bere" del sangue da tanto tempo...Credo se le offriremo una goccia si rosso sangue sotto questa Luna(Aka) Rossa(Tsuki) vorrà prenderne tutto il suo sangue...

E dicendo ciò si tagliò il palmo destro sporcando la lucentissima lama di sangue; dopo di che porse il piccolo coltello alla giovane che fece altrettanto..
Il taglio fu lungo e deciso; ma solamente quel tanto che bastava a far fuoriuscire del sangue che come voleva si riversò anch'esso sulla lama argentea.
Rika a quel punto rimase ad osservarla affascinata per alcuni minuti..

CITAZIONE
Non pulire il sangue dalla lama, la rende più forte. Questa lama e per te

Quelle parole interruperro i suoi pensieri e la riportarono con lo sguardo sullo shinobi..
Richiuse l'arma nel suo fodero e l'agganciò alla cintura sotto la lunga veste bianca; poi con voce pacata ma decisamente seria esordì:

Anche io ho qualcosa per lei Juugo-san..

E prima che esso potesse dire qualcosa gli prese con delicatezza il braccio destro e gli tirò su la manica della giacca.. E mentre dalla ferita sulla mano destra della ragazza continuava ad uscire del sangue, fece scorrere l'indice sul liscio avambraccio dello shinobi cominciando a disegnarci ideogrammi cinesi col proprio sangue..

image image image

"xiao", "zhong", "gui" ... Rispettivamente: devozione, fedeltà ed onore. Questo è ciò che avevo promesso ad Orochimaru-sama; e questo è ciò che giuro ora al nuovo signore di Oto..

Il suo sguardo era fisso su quello del ragazzo; le sue parole brevi ma essenziali.. Questa era Rika.
La kunoichi era stata chiara; considerava Juugo il nuovo signore di Oto e per questo motivo, anche se non concordava appieno sul fatto di allearsi a dei mukenin, era pronta a seguirlo avunque; rispettando le sue decisioni e proteggendolo anche a costo della propria vita..

***

Ritirò quindi giù la manica del ragazzo e dopo essersi fasciata la ferita con una benda che teneva nella sacca legata alla vita gli si sdraiò accanto come nulla fosse..
Lo sguardo questa volta era rivolto al cielo scuro e alle sue luminosissime stelle.
 
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Hitsugaya Toushiro
view post Posted on 7/9/2007, 09:25




Myo, che al momento del decollo era in piedi, barcollò, ma riuscì a non cadere in qualche modo. Dietro suggerimento di Juugo si aggrappò saldamente alle piume dell'aquila e si sporse leggermente fuori. Erano ad una altezza vertiginosa e continuavano a salire ma lui se neaccorse molto dopo perchè era troppo impegnato a guardare il villaggio che rimpiccioliva. Si ritirò fino a portarsi più o meno al centro della schiena dell'animale.

CITAZIONE
"Nessuno desidera?"

La domanda lo indusse a girarsi per accettare una tazza di caffè. In verità aveva lo stomaco chiuso ma bevve lo stesso per scaldarsi. A quelle altezze l'aria era molto fredda e lui aveva lasciato a casa la sua sopravveste invernale: non aveva in programma una gita in montagna. Si ricordò della sua maschera nera che provvide a infilarsi. La sua maschera non era altro che un pezzo di cuoio a cui aveva applicato dei laccetti. Questi andavano legati dietro la testa in modo che il cuoio nascondesse la bocca, il mento e le guance. Lo aveva fabbricato pensando ad un'eventuale missione di spionaggio, mentre ora lo utilizzava per riparasri dal freddo. Certo, non serviva a molto, ma è sempre meglio di niente. A guerdare come Juugo si divertiva gli fece sentire male. Da qualche tempo le vertigini non si facevano sentire ma ora....... NON VOLEVA PENSARCI!

CITAZIONE
"Bene se qualcuno desidera dormicchiare qualche ora per un bel pò non ci dovrebbero essere problemi

Se Myo avesse potuto avrebbe drizzato le orecchie come un cane. Non se lo fece ripetere due volte, si sdraiò e si addormentò di colpo. Doveva essere un sonno agitato perchè si svegliò. Aveva un'espressione molto sospettosa e senza saperlo strisciò fino al fianco dell'aquila, sporgendosi. Non ebbe reazioni, quardando il paesaggio circostante, ma molto lentamente spalancò gli occhi e divenne molto pallido. Cercò di dire qualcosa ma la voce non uscì e si ritrasse. Tornò nel punto in cui aveva dormito e se ne stette li seduto, tranquillo a pensare ad altro.

"Quando arriviamo, quando???"

Non gli importava sapere se la la luna era rossa (Aka) o bianca (Yaku) o perchè Rika avesse il dito fasciato. Però doveva ammettere che volare è splendido. Voleva dirlo a Juugo ma non aveva voce.

Edited by Hitsugaya Toushiro - 7/9/2007, 17:39
 
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Belanner
view post Posted on 8/9/2007, 00:19




Kuno rifiuto' gentilmente il caffe' offertogli da Juugo: si sentiva teso come una corda di violino...
Nonichi dormiva ormai da tempo, rotolandosi pericolosamente sul dorso dell'aquila. Kuno invece si era diviso dal gemello, ed era tormentato da mille pensieri: lui, un semplice chunnin, contando solo sull'inetto gemello e sulle sue fidate serpi, avrebbe dovuto a breve misurarsi con l'organizzazione mukenin piu' potente del suo tempo.
Ogni tanto lanciava occhiate maligne al gemello che dormiva beatamente, chiedendosi la ragione del suo assurdo menefreghismo; un kunai veniva rigirato tra le mani infreddolite, mentre Kuno, dimentico della luna che lo osservava impassibile e rossa dall'alto, dimentico dei campi che sotto di lui lo vedevano sfrecciare, non riusciva a fare altro che a pensare all'imminente scontro.
Scontro, si'. Perche' cio' che viene annunciato come una missione di diplomazia molto spesso si conclude con un cadavere o due riversi al suolo.
Presto sara' l'alba... Penso'. Un' alba rossa come il sangue? Si chiese, pungolando il fratello con il kunai, che biascico' maledizioni sveglandosi all'improvviso e massaggiandosi la gamba insanguinata.
 
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Funkymonk_86
view post Posted on 8/9/2007, 20:24




QUOTE
Anche io ho qualcosa per lei Juugo-san..

"xiao", "zhong", "gui" ... Rispettivamente: devozione, fedeltà ed onore. Questo è ciò che avevo promesso ad Orochimaru-sama; e questo è ciò che giuro ora al nuovo signore di Oto..

Juugo osservò la bella ed intrigante Rika mentre gli tatuava col sangue il braccio con degli ideogrammi cinesi...la luna ormai quasi calata oltre l'orizzonte forniva gli ultimi fotoni di luce che permettevano di vedere il disegno.

"Un gesto nobile da parte tua Rika...mi piace il tuo pensiero...sono onorato di avere shinobi come te sotto il mio comando, anche Myo e Kunonichi sono devoti ad Oto, ma con loro ho un rapporto diverso che con te..."

Non doveva distrarre troppo gli shinobi dalla missione, il mattino dopo gli avrebbe rivelato i piani per la giornata.

"Rika dormi pure questa notte non mi trasformerò in quella bestia."

Ore 5:55 Giorno 1

La luce prima dell'alba tingeva il cielo di levante di un porpora clericale, che diventava sempre più caldo, fino a che in un istante, il sole rosso fece capolino dall'estesa pianura.

Akatsuki, "alba", Juugo tirò un largo sorriso, per la coincidenza, aveva visto prima la luna rossa, poi l'alba, il gioco di parole sembrava prenderlo in giro, con quei due ideogrammi che lo osservavano deridendolo, come quel manipolo di coicidenze che gli teneva sempre a mente l'obbiettivo.

Nella notte l'aquila ora desiderosa probabilmente di mangiare o bere, aveva attraversato il confine con il paese del fuoco, ad un altitudine che nella notte non l'avrebbe resa visibile, soprattutto grazie al buio della mancanza della luna ed al colore delle sue piume.

Juugo tirò fuori di nuovo il caffè, era ancora tiepido, e svegliò i membri che si erano addormentati lievemente accarezzandogli la testa.

Offrì di nuovo a tutti il caffè il mattino non era limpidissimo, una leggera foschia, in alcuni punti nebbiolina ricopriva la pianura sottostante.

Quando si furono svegliati tutti, disse
"Buongiorno ragazzi...dormito bene hi hi!" e porse il caffe, ai probabili infreddoliti dal sonno ad alta quota.

"Bene ora che siamo tutti svegli vi spiego il nostro obbiettivo di oggi...arriveremo nella famosa città del piacere del paese del fuoco...ovviamente dovremo attirare l'attenzione il meno possibile...per prima cosa non idossiamo i coprifronte...poi dovremo coprirci con questi"

Dallo zaino Juugo tirò fuori quattro leggeri impermeabili grigi da contadini, sporchi di terra, e un pò strappati ai lembi, si potevano infilare sopra i vestiti per nascondere i propi vestiti stilosi.

"Entro pochi minuti andremo in picchiata a terra prima che il sole ci renda visibili a tutti, dovremo proseguire a piedi cercando di non attirare l'attenzione...Questi abiti renderanno possibile diminuire la nostra identificabilità."

Juugo porse altro caffè ai presenti..."Questa città e piena di gente, abbiamo due obbiettivi oggi: Primo dovremo trovare due persone a vostro piacimento nella città a cui dovrete rubare le identità...Dovrete scoprire il loro nome, e imparare il loro aspetto a memoria compreso anche il modo di comportarsi, in modo da imparare a richiamare il loro aspetto con la Henge No Jutsu a piacimento."

Juugo sorrise: "Seconda cosa non farvi scoprire, per nessuna ragione, e non fatevi notare troppo dai popolani...per il resto divertitevi pure con i piaceri che offre la città"

Il Daymo sorrise facendo un gesto col gomito a Kunonichi a Myo, "E non perdete troppi soldi al casinò!."

Eh si questa giornata sarebbe stata una missione facile, l'importante era non farsi scoprire...

Juugo si levò la fascia di Oto e la ripose nello zaino, poi si mise l'impermeabile zozzo, tentò di cambiare la sua pettinatura ma senza risultati.


*Ah accidenti dimenticavo...di spiegargli questo...*

"Allora prima di atterrare dobbiamo chiarire qualcosina di più...dobbiamo avere una parola chiave o una frase chiave per riconoscerci magari qualcuno si fosse trasformato in uno di noi, ve la lascierò scegliere a voi....inoltre saremo separati sia all'entrata della città che all'interno per destare meno sospetti....per comunicare utilizzeremo i miei passerotti...."

Juugo velocemente uni le mani e disse
"Kuchyose no Jutsu", aprendole mani fece capolino un piccolo passerotto che si mise a zampettare sul braccio di Juugo, per poi saltare sulla spalla di Rika.

"Vi osserveranno dall'alto, passando inosservati, se qualcuno avrà dei problemi verranno ad avvertirmi, se invece avrete un messaggio da mandarmi dovrete accettarvi che non siate seguiti, e dargli una bricciola di pane, quando saranno vicini basta che gli diciate cosa dirmi e loro me lo ripeteranno...se invece li vedete atterrare tre metri davanti a voi e becchettare in terra vuole dire che vi volglio vedere in un posto prestabilito."

Il Daymo sorrise: "Bene...eh eh Avete un idea su come potremmo chiamare il nostro gruppo???"




Edited by Funkymonk_86 - 9/9/2007, 03:09
 
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Hitsugaya Toushiro
view post Posted on 10/9/2007, 13:14




La voce di Juugo riscosse Myo dalle sue riflessioni.

CITAZIONE
"Bene ora che siamo tutti svegli vi spiego il nostro obbiettivo di oggi...arriveremo nella famosa città del piacere del paese del fuoco...ovviamente dovremo attirare l'attenzione il meno possibile...per prima cosa non idossiamo i coprifronte...poi dovremo coprirci con questi"

E mentre Myo nascondeva il coprifronte il daimyo gli lanciò una vecchia casacca grigia da contadino. Myo la prese in mano inorridito: la sua famiglia era sulla buona strada per diventare nobile e di conseguenza è stato allevato come un aristocratico minore. Non avrebbe mai immaginato di vestire un simile abito. Dormire nei boschi come gli animali? Si. Fare missioni e combattere fino ad essere coperto di sangue, sudore e puzzare in maniera indescrivibile? Magari no, ma dimostrava pur sempre di essere un guerriero. Non gli andava molto a genio di farsi passare per un contadino. Naturalmente ascoltò le istruzioni del daimyo e avrebbe fatto il possibile per mantenere l'anonimato.

CITAZIONE
Avete un idea su come potremmo chiamare il nostro gruppo???"

In tono sprezzante e ironico borbottò fra se e se in modo da essere udito a stento.

Che ne dici de "Gli Allegri Bifolchi"???

"Ora sorge un problema. La spada riesco a nasconderla. Ma la lancia è un problema. Mmmmm. Giusto!"

Staccò la lama e la mise nel fodero che teneva di traverso come (...........chiedo scusa ma l'unica parola che mi consente di descrivere è "paraculo"), mentre il manico l'avrebbe fatto passare per un bastone da passeggio.

SPOILER (click to view)
D'ora in poi non postare con frequenza o fare post troppo lunghi perchè mi vendono il computer e ho poco tempo a disposizione. Cercherò di arrangiarmi.
 
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Belanner
view post Posted on 14/9/2007, 19:58




Kuno e Nonichi sull'aquila stavano ancora battibeccando, quando una folata di vento particolarmente fredda li fece ammutolire. Subito la gravita' della situazione ripiombo' sui due, che si guardarono fisso negli occhi senza piu' nulla da dire.
Si voltarono a fissare l'alba, rossa come il sangue.

[Continua]

Edited by Belanner - 17/9/2007, 22:29
 
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°Rika-chan°
view post Posted on 15/9/2007, 13:12




Riaprì lentamente gli occhi sentendo la voce del capogruppo..

*Devo essermi appisolata..*

Pensò infine la ragazza sollevando leggermente il busto e tornando seduta..
L'andatura di Kaze Oni non era minimamente mutata ma l'aria si era fatta decisamente più mite; così come anche il cielo che si stava via via schiarendo pronto a lasciar scorgere le prime calde luci..
Ormai mancava davvero poco al villaggio e Juugo spiegò ai tre le direttive per quando sarebbero arrivati..

CITAZIONE
"Entro pochi minuti andremo in picchiata a terra prima che il sole ci renda visibili a tutti, dovremo proseguire a piedi cercando di non attirare l'attenzione...Questi abiti renderanno possibile diminuire la nostra identificabilità."

E detto ciò tirò fuori dal proprio zaino delle scure casacche sporche di terra che i ragazzi avrebbero dovuto indossare allo scopo di spacciarsi per dei contadini e non attirare quindi troppa attenzione..
Rika la indossò immeditamente portandosi lo scuro mantello sulle spalle; le cuciture erano grossolane ma il cotone decisamente morbido..

***

CITAZIONE
"Bene...eh eh Avete un idea su come potremmo chiamare il nostro gruppo???"

Esordì il Daimyo in tono allegro..

CITAZIONE
Che ne dici de "Gli Allegri Bifolchi"???

Rispose protamente Myo..
La ragazza gli lanciò un'ochiata e con scatto felino gli diede un piccolo colpetto sulla nuca..

Bifolco sarai tu!

Esclamò con un'espressione da finta offesa che scemò infine in una linguaccia..
Tra i quattro, nonostante si stessero sempre più avvicinando al pericolo, vigeva uno strano clima d'allegria e serenità. Sembrano non provare alcun tipo di tensione; anzi in quel momento la giovane si sentiva rilassata e pervasa da una strana eccitazione.


Edited by °Rika-chan° - 15/9/2007, 14:28
 
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Funkymonk_86
view post Posted on 15/9/2007, 16:15




QUOTE
Kunonichi modifica la storia in modo che prenda lo spazio temporale di quella di rika e quella di Myo. ti ricordo che non eravamo atterrati.

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QUOTE
Bifolco sarai tu!

"Ah ah ah, bhe ragazzi se propio non avete idee potremmo chiamarci, HEBI, in onore di Orochimaru e delle sue creature preferite..."

Juugo guardò il sole era tutto sopra l'orizzionte, non potevano più aspettare.

"Bene è ora di scendere prima che ci possano vedere tutti...siamo a 10 Kilometri dall villaggio."

L'aquila si gettò in un improvvisa picchiata diretta veso una piccola radura nell foresta, l'unico ad aspettarsela era Juugo.

Con un rapito e potente battito d'ali l'aquila formò un cusinetto d'aria nell'istante prima di toccare terra, in modo che l'atterraggio fù leggerissimo, e perfetto.

Juugo fù il primo a scendere, attese che lo facessero anche gli altri e lanciò una bistecca all rapace, salutandolo, subito dopo compose un sigillo e disse "Tai" e Kaze oni era scomparso in una grosse nube di vapore bianco.


"Bene adesso vi dò altre indicazioni, avevo mandato dei passerotti in avanscoperta, questa città e libera, le entrate non sono sorvegliate, e non c'e forza di polizia, a parte alcuni civili, e un piccolo contingente di Konoha, comunque dovrete essere cauti, l'Akatsuki ha spie ovunque e loro non devono nemmeno pensare ad un possibile attacco, perciò se siete costretti ad uccidere una persona fatelo in modo molto discreto, e nascondete il cadavere in modo che non sia rintracciabile almeno nel giro di 3 giorni."

Juugo evocò 4 passerotti, che si misero a svolazzare attorno a lui, due si andarono a posare in spalla a Myo e Kunonichi, quello di Rika le stava zompettando addoso ancora da quando erano sull'aquila, mentre gli altri due andarono in avanscoperta verso la città svolacchiando di albero in albero.

"Ci avvertiranno se ci sono shinobi nascosti nella foresta...bene forza andate pure...per precauzione entreremo scaglionati, in modo che non saremmo rintracciabili come gruppo, chi di voi vuol essere primo entrerà verso le 9, il secondo assieme a Rika circa mezz'ora dopo, io entrerò alle 10, a voi, io vado a riposarmi 3 orette."

Juugo si appoggiò ad un tronco e dormicchiò, verso le 9 e un quarto si alzò e camminò con calma verso la cittadina.

10:02 Citta del Piacere - Paese del Fuoco vicino al confine con il Paese del Vento

image

Arrivato sul luogo si trovò davanti l'allegra cittadina, era costruita in una depressione del terreno, pullulava di gente, per le strade affollate sfilavano i banchetti del mercato cittadino, era giorno di festa.

Una ringhiera di metallo era tutto attorno al bordo del precipizio profondo 40 metri per delimitare la depressione del terreno evitando ad eventuali sprovveduti di cadere accidentalmente di sotto, vi erano 6 entrate con scalinate che permettevano di entrare in città facilmente, e 3 entrate grosse con discese per carri dove vi eran le porte cittadine.

Juugo Optò per le scalinate, non voleva comuqnue essere troppo osservato, infatti quella copertura non bastava a nascondere la sua altezza di 2 metri e 13 ed il suo corpo massiccio e muscoloso, inoltre quei capelli albini a punta si sarebbero visti sopra la folla del mercato come picchi innevati.


Il Daimyo di Oto non si rese conto di questo finche nonostante si era infilato in mezzo al mercato dei bambini l'avevano notato ed avevano detto: "Guardate quello è un gigante!", un altro bambino rispose "Ma nò, se fosse un gigante ci avrebbe già schiacciato tutti con un piede...al massimo è il figlio di una Gigantessa e un Uomo.."
Juugo sorrise ai bambini con la sua faccia da pazzo che si spaventarono e scapparono.

Rendendosi conto che doveva trovare al più presto un corpo da copiare con la henge, si guardò intorno per cercare un luogo più isolato.


Si diresse in un vicolo dietro un casinò, c'era una porta chiusa e un tizio con che fumava una sigaretta fuori, con una katana nel fodero.
Juugo gli si avvicinò, questo lo guardò dal basso verso l'alto un po intimorito, il losco tizo cercò di fare lo sbruffone, probabilmente all'interno gestiva qualche business illegale.


"Che vuoi cerchi rogne?"

Juugo sorrise, e disse "No no!, scusa è che stavo cercando un casinò, casinò Royale, me lo saprebbe indicare?"

Il tizio si era rilassato un pochino, pensava di dover fare a botte con quell'energumeno alto oltre 2 metri e pieno di muscoli lo preoccupava un pò.

"Mah, mai sentito...siete sicuro che non fosse casinò Reloj?"

Juugo disse chiudendo gli occhi, "Sono quasi sicuro che fosse casinò Royale, un buon uomo prima mi aveva indicato che era di là!"

Il Daymo di Oto sotto copertura puntò il dito in fondo al vicolo, il tizio di guardia alle cosche clandestine si voltò per vedere la direzione cercando di ricordarsi i nomi dei casinò in quell'area.

Juugo subito ne aveva approffittato, metre il tizio si stava per girare dicendo con voce viziosa:
"Guarda..tsk se comunque cerchi giocate serie, è quì il posto per t....gha gha gha!"

La mano del Jonin di Oto si era avvinghiata al collo del uomo della cosca del gioco d'azzardo, che per cercare di liberarsi mise entrambe le mani al collo, con poco sforzo juugo lo sollevò da terra con un solo braccio, sentiva la trachea tentare di degulutire nel suo palmo, e le giugulari pulsare, mettendo l'altro braccio attorno al collo del malcapitato strinse con più forza.

L'uomo strozzato tentò invano di prendere la spada toccando alla cieca l'elsa, ma orami era tardi, un leggero crack e le mani cadero senza più forza che le sorreggeva.

Juugo si mise il cadavere in spalla, mentre una schiuma bianca gli usciva dalla bocca, e caricando il chakra nelle gambe saltò 6 metri sul tetto dell'edificio, era sempre coperto da un edificio più alto davanti, accidenti ora che se ne faceva del cadavere?

Su un tetto poco più in alto vide un grosso tubo di metallo, probabilmente l'uscita della cappa di un qualche ristorante, oppure il sistema di areazione di un hotel...ma per arrivarci poteva essere visto da tante persone, gli venne in mente allora di usare un genjutsu, la tecnica del mimetismo:

QUOTE
Tecnica del Mimetismo
Tipo: Genjutsu
Villaggio: N/A
Genjutsu che permette di mimetizzarsi con l'ambiente diventando praticamente invisibili da fermi e visibili in movimento solo se entro due metri dall’avversario. A differenza della tecnica della trasparenza, con questa tecnica si possono anche effettuare spostamenti.
(Livello: 3 / Consumo: Medio per l'attivazione, Basso per Ogni Turno in cui viene Mantenuto)

Nessuno sarebbe venuto così vicino su quei tetti....stando attendo a non spaccare o far scivolare delle tegole, Juugo salì sul tetto successivo utilizzando il chakra ed infilò il tizio che stava trasportando dentro il camino, piano pianino in modo da non fare rumori.

Probabilmente ci avrebbero messo circa una settimana ad accorgersi che il flusso di uscita dell'aria era diminuito e allora avrebbero trovato la sorpresina.

Juugo quindi utilizzò la
"Henge no jutsu" e si trasformò in quel tipo...avrebbe usato lui per infiltrarsi nel centro principale di mercato nero e fare una strage.

Adesso doveva trovare qualcun'altro, una persona meno sospetta, che gli avrebbe permesso un entrata facile in città.


Edited by Funkymonk_86 - 16/9/2007, 14:45
 
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Hitsugaya Toushiro
view post Posted on 20/9/2007, 13:21




CITAZIONE
"Bene è ora di scendere prima che ci possano vedere tutti...siamo a 10 Kilometri dall villaggio."

Myo stava nascondendo il pezzo di cuoio che gli nascondeva la parte inferiore della faccia quando sentì queste parole. Non ebbe neanche il tempo di pensare "era ora" o rispondere alla provocazione di Rika che l'aquila puntò verso il basso per atterrare. Si aggrappò prontamente alle pime sperando di non cadere, ma nel momento in cui l'aquila bloccò la picchiata, Myo fu scaraventato via! Durante la caduta andò a sbattere contro un albero ed infine toccò pesantemente terra e rotolò giusto ai piedi di Kunonichi.

Buongiorno.

Disse senza neanche sapere perchè. Prima che potesse rialzarsi e capire cosa fosse successo notò un passerotto alquanto allegro che gli svolazzava attorno alla testa. Si rialzò scutendo la testa per schiarirsi le idee.

CITAZIONE
"Ci avvertiranno se ci sono shinobi nascosti nella foresta...bene forza andate pure...per precauzione entreremo scaglionati, in modo che non saremmo rintracciabili come gruppo, chi di voi vuol essere primo entrerà verso le 9, il secondo assieme a Rika circa mezz'ora dopo, io entrerò alle 10, a voi, io vado a riposarmi 3 orette."

Ancora un po' confuso si avviò barcollando verso la città senza dire nulla con il passerotto che gli svolazzava attorno cinguettando, più felice che mai. Myo non era dell'umore giusto per sopportare tutto ciò così lo afferrò saldamente mentre gli sfrecciava davanti al viso e lo guardò in cagnesco. Ma il pennuto, probabilmente pensò che fosse un gioco, perchè non si lasciò intimorire. Myo sospirò rassegnato e liberò la piccola creatura la quale smise di canticchiare e si posò sulla spalla del ninja. Finalmente arrivò al cancello. Si fermò a guardare il passerotto che avrebbe dovuto andare in esplorazione invece di guardarsi attorno. Per il momento se ne stava tranquillo ma, Myo non voleva correre rischi: lo imbavagliò con un pezzo di stoffa grigia e lo infilò nella casacca. Nessuno gli fece caso mentre esplorava i vicoli in cerca di qualcuno da sostituire a parte un vecchio ubriacone in contrato in un vicolo. Myo considerò a stento la sua presenza mentre quello lo osservava interessato chiedendogli:

Eeeeeehhii. Ma tu..... non shei uno...... come shi chiamano.......ssshhinobi!

Myo si girò a guerdare quell'uomo con uno sguardo freddo.

Cosa te lo fa pensere?

Il vecchio ridacchiò soddisfatto.

Facile! Non tutti....hanno quella........mashchera.

A ti riferisci a questa? Mi dispiace amico ma questa serve a nascondere la lebbra.

A quelle parole l'ubracone prese la sua bottiglia e scomparve in mezzo alla folla. Myo si girò e riprese la sua ricerca e finì nel cortile di una taverna. Vide un contadino che chiaccherava con i suoi amici mentre scaricava dei sacchi. Gli si avvicinò e gli offrì aiuto. Il bifolco accettò e gli indicò un mucchio di sacchi.

Li vedi, ragazzo? Li devi scaricare dal carro. Ehi, Sam: tira fuori anche gli altri sacchi che ho trovato aiuto.

Myo ascoltava la conversazione tra Senji e Sam che doveva essere il proprietario del locale. Quando finì il lavoro Senji lo invitò a pranzo per ricompensarlo ma Myo rifiutò. Il contadino alzò le spalle e partì con il suo carro, mentree il ninja si rifugiò in un vicolo. Lasciò passare un quarto d'ora dopodichè assunse le sembianze di Senji.

Henge no Jutsu

Si avviò verso la taverna mimando il modo di camminare del contadino.

Ehi, Sam. Hai visto la mia borsa? Non la trovo.

Nella taverna tutti si misero a ridere ma Sam borbottò arrabbiato. Cercarono la fantomatica borsa ma si stufarono presto. Myo si appoggiò al bancone e sempre imitando la voce di Senji chiese

Ho sentito che si son visti strani forestieri vestiti di nero condelle decorazioni rosse ultimamente in città. Ne sai qualcosa?

Sam rispose che la cugina della zia dell'amica di sua sorella giura di averne visto uno ma dette indicazioni precise. Poi ognuno disse la sua e Myo fu presto dimenticato. Lo shinobi ascoltò ma non sentì nulla di interessante consì uscì all'aria aperta. Si stiracchiò e si nascose dietro ad un albero.Tirò fuori il pennuto e gli tolse il bavaglio.

Ascoltami bene: di a Juugo che non ho trovato niente di interessante a parte una potenziale spia dell'Alba. E ora vai.

Ma poi ci ripensò: poteva essere una normale spia Fissò il passerotto volare, fischiò per richiamarlo e si mise comodo. Voleva tenere d'occhio quello strano tizio che se ne stava in disparte.

Edited by Hitsugaya Toushiro - 24/9/2007, 13:34
 
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Belanner
view post Posted on 26/9/2007, 21:25




Kunonichi entro' dopo Myo, seguendo una delle scalinate secondarie che condcevano alla citta'... Per meglio esplorare la zona, e anche perche' doveva trovare ben due corpi da cui estrapolare l'identita', uno della malavita e uno normale, per esplorare indisturbato entrambi i lati della vita cittadina, si divise in Kuno e Nonichi. Kuno avrebbe tenuto con se' l'uccellino assegnatogli da Juugo.
I due gemelli non si sarebbero pero' potuti riconoscere per via della differente forma assunta (e ignota all'altra meta'), quindi si diedero appuntamento in un vicolo, dove si sarebbero riconosciuti grazie a una parola d'ordine.
Kuno e Nonichi quindi scattarono verso direzioni opposte.
Il primo era alla ricerca di un uomo losco, che avesse accesso a molte informazioni utili; e dove trovarlo se non tra lo staff di un piccolo e malfamato Casino'?
Kuno entro' facendo titntinnare la sacca dei ryo... Inizio' a giocare alle slot machine mentre pero' la sua attenzione era calamitata altrove, verso i volti dello staff che confabulavano nella cassa.
Quando quello che sembrava la spalla destra del capo usci', Kuno lo segui', saltando sul tetto del palazzo accanto per tenerlo sott'occhio. La vittima si era portata presso un vicolo buio: pessima scelta, dato che Kuno gli fu presto addosso. Arrivo' saltando dal tetto e colpendolo con un calcio alla schiena: il malavitoso confermo' le ipotesi di Kuno, dato che sembrava piuttosto avvezzo al combattimento: rialzatosi in fretta, estrasse un coltello dalla veste, che fece danzare nelle sue mani.
Conosci l'Akatsuki? Chiese Kuno al brutto ceffo, che rispose con un'innegabile sguardo di innocente ignoranza.
Quest'ultimo si limito' solo a ruggire la sua rabbia facendo saettare il coltello verso il volto di Kuno...
Ma Kuno era piu' abile di un qualunque malavitoso di mezza tacca che possa infestare i vicoli di una citta'... Evito' con una genuflessione il fendente avversario, si rialzo' di scatto dando una testata al naso avversario, per poi finirlo con un affondo portato dal kunai che trancio' la trachea del malavitoso.
Kuno copio' l'aspetto del brutto ceffo e nascose il cadavere in un tombino, per poi copiarne le sembianze con l'Henge No Jutzu.
Nonichi intanto aveva raggiunto il mercato, dove un gruppo di forestieri faceva acquisti. Li riconobbe dall'accento diverso.
Il ninja li seguiva distante pochi metri, fingendosi interessato alla mercanzia esposta dalle varie bancarelle: solo quando si accerto' che i forestieri avessero abbandonato definitivamente il villaggio, copio' le sembianze di uno dei componenti di quella combriccola.
I due gemelli si riunirono nel posto prestabilito, e pronunciarono la parola d'ordine ( Wandirabi) per poi mandare l'uccellino di Juugo a riferire al superiore i loro progressi...
 
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